Tutte le informazioni sul Comune di Edolo, in Valle Camonica

Luca Giarelli, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

«Edolo dunque è terra grande, situata al piano, tutta borgata, ornata di magnifiche chiese, case, habitationi honorevoli, luogo de traffichi, e gran passaggio, numerosissima di popolo, e qualificato di famiglie, ch'hanno del nobile, e civile.»
(Gregorio Brunelli, «Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni», 1698)

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INFORMAZIONI SU EDOLO (BS)

Edolo (Édol in dialetto camuno) è un comune italiano di 4 562 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.

Coordinate: 46°10′44″N 10°19′48″ECoordinate: 46°10′44″N 10°19′48″E (Mappa)
Altitudine: 720 m s.l.m.
Superficie: 88,9 km²
Abitanti: 4 562 (30-11-2017)
Densità: 51,32 ab./km²
Frazioni: Cortenedolo, Mù, Vico
Comuni confinanti: Corteno Golgi, Incudine, Lovero (SO), Malonno, Monno, Ponte di Legno, Saviore dell'Adamello, Sernio (SO), Sonico, Temù, Tovo di Sant'Agata (SO), Vezza d'Oglio, Vione

Geografia fisica e Territorio

Il paese di Edolo sorge all'inizio dell'Alta Val Camonica, alla confluenza con la Val di Corteno, lungo la Linea Insubrica e al confine con la provincia di Sondrio. Il comune, situato nella parte più settentrionale della provincia di Brescia, sorge a un'altitudine di 720 m s.l.m. e occupa un'area di 88,9 km². Dista circa 95 km da Brescia, 45 km da Sondrio, circa 30 km dal Passo del Tonale al confine con il Trentino-Alto Adige e 110 km da Trento.

Panorama_di_Edolo_(Foto_Luca_Giarelli DA Wikipedia)

Origini del nome

Sarebbe qui esistita un tempo un statua/oggetto religioso pagano dedicato al dio romano Saturno, da cui proviene il nome Edolo (in latino: Iduli)

Storia

La domenica 15 marzo 1299 Cazoino da Capriolo, camerario del vescovo di Brescia Berardo Maggi, inizia da Mù la stesura dei beni vescovili in Valle Camonica. Nel pomeriggio sarà ad Edolo dove riceverà le delegazioni di Incudine, Corteno Golgi, Cortenedolo e Vezza.

In paese è accolto dai presbiteri della pieve di Edolo-Mù: Ventura di Niardo, Alberto de Beldieis, e dall'assemblea dei vicini di Edolo. I due consoli giurano secondo la formula consueta fedeltà al vescovo, e pagano la decima dovuta. Vi sono 30 manenti. Viene vietato di erigere turim vel domum de batalia sine licentia episcopi. Inoltre Mù, Sonico ed Edolo dovevano provvedere al servizio di guardia del castello di Mù con due uomini giornalieri.

Nel 1371 si firma presso la casa dei Federici di Edolo un accordo tra i pastori di Mù e quelli di Dalegno che vietavano loro di accedere alle malghe sul monte Avio.

«Dictus mons de Lavio cum omnibus suis pertinentiis cui coheret: ab una parte communis Sonici, ab alia parte commune de Demo et Bertio, an alia parte comune de Mu, ab alia parte saxa sive cornua deserta, confinantia cum montibus tridentinis, salvis aliis coherentiis sit et esse debet communis et hominum de Mu, vel aliquem eorum, in possessione vel proprietate dicti montis; et quod debeant permittere dictos homines et commune de Mu pacifere possidere dictum montem tamquam rem suam propriam»
Il 15 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Edolo Giovannino Gaioni, di Edolo.

Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Edolo, Bottino di Giovanni da Edolo e il notaio Ottobono da Saviore, si schierarono sulla sponda ghibellina.

Il 9 aprile 1411 Giovanni Federici viene ricompensato da Giovanni Maria Visconti di Milano della Contea di Edolo e Dalegno, separata dalla Comunità di Valle Camonica.

Nel 1510, durante la caccia alle streghe della Valle Camonica, presso Edolo vi fu un rogo di 60 streghe, condannate dal vescovo di Brescia Paolo Zane[11], arse con l'accusa di aver arrecato siccità e fatto ammalare uomini e animali con i loro sortilegi.

Tra il 1521 ed il 1526 Edolo è colpito dalla peste. I terrazzani della vicinia si rivolsero a Dio proibendo le maschere (sotto proclama del giusdicente di Breno), con multe e pene detentive fino a due mesi, si proibirono le armi; si proibirono i balli privati quanto pubblici. Nel 1523 la peste non diminuiva, quindi si impose, pena un grosso d'argento, di partecipare, almeno un membro per famiglia, alle processioni che si tenevano ogni venerdì di gennaio e febbraio. Cessata infine nel 1526 si elessero guardie fidate che vigilassero gl'ingressi degli infetti al paese presso i confini con Monno, nella contrada della Croce, in via Piana, ut conservetur munda et nitida a morbo

Il 7 agosto 1558 la Vicinia di Edolo confina, con una curiosa deliberazione, le rughe (dei bruchi) lontani dai campi coltivati. Le rughe possiedono pure un loro avvocato difensore, tale Bernardo di Fonatti.

Colpito duramente dalla peste del 1630, i cadaveri erano così tanti che venivano sepolti troppo in superficie, tanto che i lupi affamati facevano strazio dei cadaveri. Tra il 2 luglio 1630 ed il 5 febbraio 1631 morirono 720 persone.

Il ponte che metteva in contatto Capo di Ponte di Mù ed Edolo fu soggetto a pedaggio per tutto il medioevo, prima dai Federici, poi, sotto il dominio veneziano, dai Griffi di Losine. Venne abolito solo nel 1836 dal governo austriaco.

Le chiese di Edolo sono:

  • Chiesa di San Giovanni Battista, di origine antica, ricostruita nel XVI secolo. All'interno affreschi di Paolo da Cailina (il giovane)
  • Parrocchiale di santa Maria Nascente, la pieve di Edolo-Mù, una delle più antiche della Valle Camonica, ristrutturata nel XVII secolo. All'interno ancona e paliotto di Pietro Ramus, e affreschi di Paolo da Cailina (il giovane). Possiede il campanile più alto della Valle Camonica (68 m)[19]
  • Chiesetta di San Clemente alla Costa, in località Costa, a nord di Edolo. Sarebbe qui esistito un tempo un Idolo pagano dedicato a Saturno, da cui proviene il nome Edolo (in latino: Iduli). La struttura è del X-XI secolo, rimaneggiata nel XVI.
  • Chiesa di San Sebastiano, è posta ai piedi della montagna in località Costa, e la sua edificazione è databile al 1400. Fu restaurata dopo la peste del 1630, e per anni è stata lasciata in grave degrado. Sono comunque ancora visibili dei frammenti di alcuni affreschi.

Amministrazione: i sindaci di Edolo dal 1990

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
giugno 1990 24 aprile 1995 Vittorio Marniga Partito Socialista Italiano Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 2004 Gianpiero De Toni Partito Popolare Italiano Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2008 Berardo Branella lista civica di centrosinistra Sindaco
8 giugno 2008 8 giugno 2009 Attilio Visconti Commissario
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Vittorio Marniga lista civica di centrosinistra Sindaco
26 maggio 2014 in carica Luca Masneri lista civica di centrodestra Sindaco

 

(parte delle informazioni sono state tratte dalla pagina di Wikipedia)